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#PROGETTI DI ARCHITETTURA PUBBLICA
Cancello dell'Expo
Il calendario degli eventi, la trasformazione normale dello spazio e le strutture stanno introducendo la vitalità dell'Expo 2015
Il progetto propone un piatto aperto, uno spazio libero caratterizzato da un quadrato centrale e due tollbooths? come i padiglioni dal lato: un accesso del cancello all'Expo.
Le strutture sulla parte esterna sono pensate per accogliere favorevolmente i tipi differenti di comunicazioni: le immagini, bandiere, bandierine, grafici chiari possono trasformare periodicamente o sviluppare un temporality che genera così un collegamento differente con tempo.
Il contesto come valore
Il lavoro punta su quel sistema assiale che passa dal Duomo attraverso il passaggio del dei Mercanti del Loggia e del della Ragione di Palazzo ed allora avanti via Dante che conduce al passo di della del Arco sul percorso della strada di Sempione.
Per questo motivo il lavoro, con il relativo spazio vuoto interno ed i due padiglioni è di grande effetto comunicativo che considera anche la relativa posizione strategica. Oltre a generare un lusinghiero
rapporto con il contesto, punta su evidenziare le caratteristiche monumentali che generano un cancello, un accesso ad una dimensione urbana precisa. Una porta d'accesso all'Expo che è uno spazio fisico per fornire informazioni.
Principi
Il lavoro sarà effettuato secondo i principi di leggerezza, l'acetato, modularità? queste sono caratteristiche che puntano su una lingua di grandi volumi reticolari ed aerei. È un'estetica di leggerezza e degli enti sottili. Zampilli dell'acqua e di architettura gotica.
La scelta del progetto è quella dell'appartenenza ad un orizzonte di riferimento collegato alla sostenibilità ed intelligenza e l'economia costruttiva. Un sistema semplice realizzato con le tecnologie ed i materiali elementari che sono interamente riciclabili, facile realizzare e facilmente reconvertible.
Il quadrato
Il quadrato principale si propone come spazio vuoto reconfigurable e può ospitare gli eventi, le manifestazioni e l'organizzazione differenti all'aperto ed all'interno prima, durante e dopo l'Expo. La mostra internazionale coinvolge la città e la trasforma. La vitalità di un tal evento deve essere rappresentata da una figura emblematica semplice libera che presta attenzione all'attività ed agli eventi che li indicano fuori senza esagerazione. Forme semplici, in grado di durare nel tempo e di esprimere innovazione e potere.
Il lavoro ha una natura sottile, quali gli zampilli dell'acqua di grande fontana monumentale che affronta il progetto e gli archi ambiziosi del Duomo. I due padiglioni generano un sistema decorativo delle fontane alla base della torretta di XVº secolo. Un disegno monumentale ha completato con un'armonia urbana una nuova piazza pubblica. Gli impianti si divide in due parti e lasciano lo spazio pubblico entrare all'interno della relativa parte interna e coinvolgerli in un sistema complesso urbano. I due padiglioni naturalizzano con lo spazio che lo circonda. Riguardare la zona diventa fluido e naturale. Il rapporto con i prodotti è spontaneo.
I pavillions, la struttura e l'essenza
Il lavoro è un grande attrezzo complesso ottenuto come somma degli elementi semplici.
Le strutture principali sono in metallo, i cancelli si compongono di cinque parti reticolari dei tubi saldati e collegati con i nodi lucidati.
La parte esterna dei telai si trasforma in nell'attrezzo di sostegno per il divisorio di comunicazione.
I prodotti probabilmente sono riutilizzati facilmente per altre funzioni pubbliche. I programmi neutri ed il loro rapporto in mezzo all'aperto ed all'interno sono dati risalto a da un singolo piatto che coinvolge la pavimentazione del quadrato, dei marciapiedi e degli spazi interni.
Le due coperture sono un'interpretazione estrema urbana del corridoio di convenzione da Mies van der Rohe.