Questa è una traduzione automatica. Per vedere il testo originale in inglese
cliccare qui
#PROGETTI DI ARCHITETTURA COMMERCIALE
{{{sourceTextContent.title}}}
Nuovo deposito di nave ammiraglia di Givenchy a Seoul
{{{sourceTextContent.subTitle}}}
La costruzione di deposito caratterizza una facciata grafica particolare, con un interiore del iper-minimalist che riflette i temi ed il fascino della marca.
{{{sourceTextContent.description}}}
Recentemente aperto nel cuore del distretto di acquisto del Gangnam-Gu, la costruzione caratterizza una facciata ottica che si trasforma in in limite urbano
Lo studio milanese Piuarch realizza il nuovo deposito di nave ammiraglia di Givenchy a Seoul (il Sud Corea), in stretta collaborazione con il direttore di arte del Maison, Riccardo Tisci.
Il deposito è alloggiato in una costruzione situata nel distretto prospero di acquisto di Gangnam-Gu. Il boutique ha una superficie di circa 400 metri quadri a tre livelli ed offre una mostra di modo delle donne, degli accessori e del modo degli uomini: una visione unica di ready-to-wear di lusso, sia urbano che di alte mode.
La costruzione caratterizza una facciata grafica particolare, con un interiore del iper-minimalist che riflette i temi ed il fascino della marca.
FACCIATA E TAGLIO DI T
Progettato come una specie di recinzione - una seconda pelle impressa come espressione di un'identità urbana - il façade è destinato per evocare “T d'adattamento distintivo tagliato„ che caratterizza lo stile della marca francese. La superficie di concio fatta dei piatti d'acciaio electropolished genera gli effetti di riflessione che cambiano secondo la luce ed interagiscono con
paesaggio circostante.
Questa pelle particolare è ispirata dall'arte ottica e tramite l'uso caratteristico dei tessuti che Givenchy ha fatto nelle ultime collezioni.
All'interno del taglio, all'angolo superiore della costruzione, compare una superficie dell'ottone del raso che si trasforma in in un elemento urbano per coloro che segue il grande senso di Cheongdam. Allo stesso tempo evoca la marca poiché è un riferimento diretto allo stile famoso del taglio di T di Givenchy. Il ferro ondulato ha fori irregolari che alla luce di sera interattiva modificare continuamente l'immagine della costruzione, generante gli effetti cinetici che rende all'intera costruzione un limite della via e della struttura dinamica.
Piuarch ha cercato riferimento sui movimenti di arte italiani degli anni 60: Lucio Fontana ed Enrico Castellani sopra gli altri.
Il punto del contatto fra arte ottica italiana e il Givenchy è nel lavoro di Riccardo Tisci, di cui il lavoro è pervaso da riferimento continuo ai movimenti artistici.
MATERIALI
Piuarch ha voluto abbinare un metodo urbano a che cosa è un uso d'adattamento dei materiali. Il risultato è un cubo nero lucido che riposa su un pianterreno completamente lustrato.
Il concetto generale del disegno interno è espresso attraverso i materiali unici di ricerca: calacatta di marmo, salanoir, basalto di pietra, che sono parallelamente negli elementi differenti per generare uno spirito elegante, tuttavia contemporaneo. L'importanza particolare è data alla scala interna allineata con il noir di marmo del Sahara, fuori dalla parete con le rampe che vanno nei sensi differenti.