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#PROGETTI DI ARCHITETTURA PUBBLICA
Chiesa di S. Chiara . Sini
Il progetto per la chiesa di Santa Chiara a Sini interpreta il rapporto tra il sito e il tessuto storico del paese: l'edificio articola e deforma le sue geometrie, adattandosi alla topografia del terreno e prestando particolare attenzione all'articolazione in sezione.
I pieni e i vuoti si alternano secondo una matrice orizzontale di controllo degli spazi e dei volumi che mette in relazione l'aula, i locali ministeriali e gli spazi aperti, risolvendo la forte pendenza.
Un volume stereotomico, realizzato in cemento bianco, si staglia sul sagrato della chiesa con una proporzione 1x1x3 e ospita l'aula. Questo prisma, su cui è "inciso" l'ingresso con proporzioni auree, acquista complessità attraverso la tettonica della copertura in legno: trasforma la "quinta facciata" in un dispositivo di controllo della luce e di gerarchizzazione dello spazio. Grazie ad essa si regola la circolazione e si accetta la variabile temporale.
È uno spazio intenso e sacrale, luminoso e aggregante: la Chiesa è intesa nel suo senso di comunità che si riunisce in un luogo.
L'impianto liturgico segue la croce latina ma propone una variazione con un percorso laterale e una configurazione asimmetrica della copertura.
Il complesso per 200 fedeli è suddiviso in due livelli:
* piano alto: sagrato, aula liturgica, sacrestia;
* piano basso: locali ministeriali.
Il piano terra, reso poroso da 4 patii, è il podio su cui si imposta il volume dell'aula.
La costruzione è monomaterica. Il cemento reinterpreta la pietra e traduce sia il legame ancestrale tra i luoghi di culto e il suolo, sia la volontà di riduzione coerente con la regola della rinuncia di Santa Chiara, il capo della Chiesa.