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#PROGETTI DI ARCHITETTURA COMMERCIALE
La Maroquinerie de Louviers di Lina Ghotmeh per Hermès è una celebrazione dell'artigianato
La Maroquinerie de Louviers di Lina Ghotmeh apre in Normandia, in Francia
La nuova Maroquinerie de Louviers di Hermès, la seconda struttura completata dalla celebre casa di moda nel suo crescente polo normanno di Louviers, è stata appena inaugurata su progetto di Lina Ghotmeh. L'architetto franco-libanese, che quest'estate è stata selezionata per progettare il prestigioso Serpentine Pavilion di Londra per il 2023, ha realizzato la struttura del laboratorio che si concentra sulla pelletteria e la selleria, ancorandola a un approccio sensibile e informato al contesto e a principi di architettura sostenibile.
La Maroquinerie de Louviers di Hermès: uno "spazio vitale per gli artigiani"
La Maroquinerie de Louviers di Hermès è stata concepita per celebrare la continuità dell'artigianato e la condivisione delle conoscenze artigianali, che la casa di moda ha sempre sostenuto, sia attraverso i suoi prodotti, sia attraverso l'École Hermès des savoir-faire di Louviers, il suo centro di formazione per apprendisti. La scuola è accreditata dal Dipartimento dell'Istruzione francese e rilascia il diploma professionale CAP per la lavorazione del cuoio.
L'impianto di produzione delle pelli di Louviers si estende su una superficie di circa 2.600 metri quadrati. Ghotmeh fonda il suo lavoro sull'"archeologia del futuro", ispirandosi al sito, ai suoi dintorni e alle memorie della terra. L'esterno, piuttosto modesto e rivestito di mattoni, offre una sottile drammaticità grazie a una cascata di archi che fornisce ampia luce e aperture a questo spazio aperto e flessibile, altrimenti simile a un magazzino. La sua natura utilitaria è complementare al fatto che questo è uno "spazio vitale per artigiani".
Oltre alla flessibilità, alla funzionalità e al simbolismo della struttura, si tratta anche di un edificio altamente ecologico. È dotato di una struttura in legno, costruita su un'area industriale dismessa locale. Utilizza inoltre più di 500.000 mattoni, prodotti in un raggio di circa 70 km da Louviers. I toni rossi dei mattoni riprendono le trame e i colori della tradizione locale. Inoltre, la luce e la ventilazione naturali hanno limitato notevolmente la necessità di illuminazione, riscaldamento e raffreddamento artificiali, mentre i pannelli solari garantiscono l'autonomia della Maroquinerie de Louviers in termini di consumo energetico.
L'architetto paesaggista belga Erik Dhont ha utilizzato il terreno scavato dal sito per comporre tre ettari di giardini ondulati con alberi esistenti e specie di recente impianto, ma locali alla regione. L'insieme dimostra come l'approccio circolare, la condivisione delle conoscenze e i concetti di nutrimento, contestualità e patrimonio diventino pilastri fondamentali del progetto; nel frattempo, le sue forme eleganti e sobrie lasciano un segno sottile nella campagna di Louviers.
linaghotmeh.com