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Centro giovanile ECAM / AgwA

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Coinvolgendo una moltitudine di associazioni e organizzazioni, il progetto ECAM dimostra l'importanza di sviluppare una struttura di appropriazione che consenta usi diversi dello stesso sito da parte di attori diversi. Tra questi, i servizi cittadini per i giovani, la prima infanzia e lo sport, l'associazione extrascolastica Buitenling, una biblioteca scolastica e un centro giovanile.

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AgwA ha dimostrato la sua capacità di sviluppare un progetto in grado di adattarsi alla molteplicità dei suoi occupanti, di offrire un programma diversificato all'interno dello stesso spazio e di comunicare e arricchirsi di tutti gli attori del progetto, per quanto variegati essi siano. I blocchi abitativi di Bruxelles sono caratterizzati dalla loro suddivisione in lotti. La coerenza delle strade è legata a questa tipologia quanto allo stile delle case. Il progetto estende questo principio all'interno dell'isolato, facendo convivere spazi esterni e spazi costruiti, nuovi o vecchi.

Semplicemente, questo sistema crea urbanità: ogni elemento occupa uno o più lotti, senza sovrapporre programmi. Lo schema delle identità rimane semplice e leggibile, nell'evidente continuità dell'isolato esistente. Come in un villaggio, le diverse scale convivono naturalmente, creando aree di passaggio e di incontro, spazi collettivi e più intimi.

Il movimento principale è quello di aprire l'isolato e dare ai residenti la possibilità di attraversarlo, di godere del parco, dell'area giochi e delle attività del sito. Con ingressi al sito da tre strade diverse, dislivelli e una passerella paesaggistica, questo spazio esterno diventa un mediatore per l'accesso e gli utenti. Il progetto è allo stesso tempo educativo, culturale e sociale, rivitalizzando le attività del quartiere senza staccarsi dall'isolato residenziale in cui è inserito.

AgwA ha condotto uno studio tipologico del sito. L'obiettivo non era quello di standardizzare tutti gli edifici, ma piuttosto di rispettare le diverse estetiche esistenti giocando su una variazione di complessità architettoniche. Questa stessa ricerca si esprime nelle proposte tipologiche per i diversi sistemi di ingresso, consentendo un gioco più ricco e sottile di accesso al sito. Questo approccio genera un progetto urbano meglio integrato nell'ambiente e che risponde in modo più discreto ai problemi di urbanità dell'isolato.

Per ECAM, le scelte tecniche sostenibili sono state stabilite in base all'arbitrato e a una logica economica basata su tempi di ritorno interessanti e redditizi nel lungo periodo. La prima sfida è stata quella di ottimizzare gli edifici esistenti e ridurre al minimo le nuove costruzioni. Solo 1362 m² dell'intero progetto sono di nuova costruzione e seguono criteri passivi.

La sostenibilità si riflette anche nell'architettura, nella massimizzazione degli spazi esterni, nella leggibilità della struttura spaziale, nella scala umana dei luoghi, nella flessibilità d'uso e nell'accessibilità per le PMR. La qualità ambientale del progetto è una questione importante: minimizzazione delle superfici impermeabili, creazione di un bacino di raccolta delle acque piovane, diversità delle piante, ecc. L'interno dell'isolato si trasforma in una nuova riserva di biodiversità all'interno della città.