Aggiungi ai preferiti
Vedi traduzione automatica
Questa è una traduzione automatica. Per vedere il testo originale in inglese
cliccare qui
#Mobili
{{{sourceTextContent.title}}}
L'artigianato giapponese del legno e la tecnologia moderna si incontrano nella serie di mobili "pari pari" di Kodai Iwamoto
{{{sourceTextContent.subTitle}}}
TRAENDO INFLUENZA DALL'ARTIGIANATO TRADIZIONALE GIAPPONESE DEL LEGNO
{{{sourceTextContent.description}}}
Il product designer Kodai Iwamoto presenta 'pari pari', una serie di mobili che combina l'artigianato tradizionale del legno con le tecnologie moderne. La collezione trae influenza dalla tecnica di lavorazione del legno 'hegi', che è stata usata in Giappone fin dai tempi antichi. I pezzi risultanti -che includono sgabelli, mensole e tavoli- sono composti da sottili fogli di legno colorato, incollati a strati, formando una texture simile a quella del compensato
SULLA TECNICA 'HEGI
Principalmente usata nella produzione di scandole di legno, la tecnica hegi consiste nel tagliare i tronchi in assi con un machete invece che con una macchina. Anche se si tratta di un metodo analogico di spaccatura del legno, permette di realizzare il legno in fogli sottili che conservano la sensazione di irregolarità della superficie di legno. Inoltre, evita che il legno si pieghi o si deformi, spesso causato dall'uso delle macchine.
Attualmente, la tecnica hegi è ancora usata quando si fanno strutture di legno tradizionali come tetti e pareti di santuari. In 'paripari', Kodai Iwamoto trae ispirazione dalla tecnica giapponese, applicandola alle moderne tecnologie nel tentativo di cercare una nuova forma di espressione nel design dei mobili.
LAVORARE CON UN LAVORO MANUALE IRREGOLARE E INCONTROLLABILE
Pari pari' è una parola onomatopeica giapponese che si riferisce al suono di una piastra sottile che si rompe, simile al ghiaccio. Nella collezione appena svelata da Iwamoto, sottili fogli di legno colorato sono laminati e incollati insieme in strati, simili al compensato. Gli strati superficiali vengono poi staccati prima che la colla si indurisca, creando un motivo casuale che ricorda la corteccia di un albero.
Normalmente il compensato è prodotto in modo calcolato e preciso usando macchine specializzate. Incorporando un lavoro manuale irregolare e incontrollabile nel processo, si possono produrre modelli unici e naturali. Quando creiamo qualcosa di solito muoviamo le nostre mani con una vaga idea del prodotto finito nella nostra mente. Aggiungendo un processo che non può essere controllato dalla mano umana, (...) possiamo toccare una parte della bellezza che a volte è portata dal caso, come nel paesaggio naturale" Spiega il designer giapponese.
Informazioni sul progetto:
Nome: pari pari
Designer: Kodai Iwamoto