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#PROGETTI DI ARCHITETTURA COMMERCIALE
Il rifugio dell'arrampicatore / LCA Architetti / luca compri architetti
Il progetto, chiamato Chalet Blanc, è nato dall'idea di una giovane coppia che ha deciso di costruire un piccolo chalet sostenibile ai piedi del Cervino.
L'edificio è realizzato con una struttura prefabbricata in legno e reinterpreta l'antico chalet in chiave contemporanea. Il volume della casa è caratterizzato dal tetto a "W" rovesciata, che è un omaggio allo skyline e alla maestosità delle cime che coronano la valle, e rappresenta il tentativo di avviare un dialogo diretto con la meraviglia della natura circostante.
La linea spezzata del tetto è ripresa, in pianta, dal disegno dei balconi, creando un disegno organico nel suo insieme. I prospetti sono trattati in modo diverso l'uno dall'altro, a seconda dell'orientamento e delle funzioni interne dell'edificio. Le aperture delle camere e le grandi finestre degli spazi sociali all'ultimo piano si aprono verso sud.
Tutte le stanze hanno accesso alle terrazze disegnate a zig zag, parzialmente ombreggiate da brise soleil in legno. A nord-ovest, per proteggere lo chalet dal clima rigido, le facciate sono decisamente più chiuse, senza grandi aperture e sporgenze. Su questi lati, i muri sono distinti da nervature ritmiche realizzate con travi di legno verticali. Le finestre e le rispettive cornici variano in dimensione e si aprono più liberamente e asimmetricamente, incorniciando scorci di paesaggio. Infine, la facciata est è riconoscibile per la grande loggia e la cornice che la circonda al piano attico.
La struttura in legno dell'edificio poggia su una base in muratura rifinita esternamente con pietra a secco. Il basamento, oltre ad ospitare un trilocale, è destinato a garage, locale tecnico e deposito sci. L'accesso all'alloggio avviene sul lato nord al primo livello; si viene subito accolti da un piccolo soggiorno che funge anche da sala. Sullo stesso piano troviamo da un lato una prima camera da letto e dall'altro una spa con vasca idromassaggio, docce emozionali, una sala relax, sauna e bagno turco. La zona benessere si affaccia sul giardino e sul grande solarium pavimentato in pietra.
Il piano superiore è destinato esclusivamente all'accoglienza con la presenza di 4 camere da letto, tutte con bagno e ampie vetrate esposte a sud; l'ultimo piano è caratterizzato da ampie vetrate che si affacciano sulla valle e sulle alte montagne che la circondano; in questo spazio si trovano il soggiorno, la sala da pranzo, la cucina e un grande camino con seduta in pietra e camino in ferro grezzo; sul lato est una loggia coperta è destinata a spazio conviviale di lettura e contemplazione. L'architettura ha un'anima sostenibile. Lo chalet è stato costruito utilizzando prevalentemente materiali naturali provenienti da fonti rinnovabili, come il legno che ha un consumo ridotto ed emissioni di CO2 molto basse.
L'architettura è equilibrata e in armonia con il contesto che la accoglie; le facciate e i volumi sono caratterizzati dalla variazione di pieni e vuoti e dal vibrare nella luce dei brise soleil in legno e delle travi verticali che disegnano il lato nord. Il tentativo è stato quello di lavorare con l'obiettivo di creare un edificio in stretto dialogo con la montagna, che mantenesse al suo interno spazi domestici e accoglienti; ambienti con un alto grado di comfort interno, realizzati con materiali naturali ed ecologici.




