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#PROGETTI DI ARCHITETTURA PUBBLICA
Un bivacco si appollaia leggermente su un picco roccioso delle alpi italiane
Progettato dagli architetti italiani Roberto Dini e Stefano Girodo, Luca Pasqualetti Bivouac è un riparo prefabbricato della montagna che airlifted al picco stesso della cresta incredibilmente a distanza di Morion in Valpelline ad un'altitudine di 3290 metri. Il bivacco minuscolo è stato costruito con i materiali sostenibili e riciclabili ed è stato destinato per causare l'impatto minimo al paesaggio sbalorditivo.
Il riparo minuscolo era l'invenzione di un gruppo di guide alpine locali chiamate IRPES Sarvadzo («spirito selvaggio "). Il loro obiettivo era di attirare le viandanti più avventurose e scalatori alla cresta di Morion di Valpelline, che, dovuto la sua posizione a distanza, è trascurato spesso. Il gruppo ha lavorato con i genitori di Luca Pasqualettie per dedicare il bivacco al loro figlio che è morto nella stessa area.
La posizione approssimativa ed il clima estremo (le temperature raggiungono -20°C ed i venti fino a 200 km/ora) nell'area hanno significato che il riparo ha dovuto essere incredibilmente durevole e resiliente ai carichi della neve e del vento. Il terreno irregolare ha reso la costruzione sul sito impossibile, così complicando l'edizione ulteriormente era il fatto che la struttura ha dovuto essere abbastanza leggera essere trasportato in elicottero alla sua destinazione.
Per portare il progetto a compimento, gli architetti hanno progettato e sviluppato una struttura prefabbricata. Le componenti di tutta costruzione, che sono state scelte per le loro proprietà di basso manutenzione e della durevolezza, sono inoltre riciclabili e certificate ecologicamente. Per quanto riguarda la progettazione stessa, il riparo è una capanna semplice con un grande tetto lanciato ha fatto su due pannelli a sandwich, legno ed acciai compositi e può essere tagliato in quattro parti per il trasporto facile.
Oltre ad essere sostenibile, la progettazione inoltre ha richiesto una costruzione che avrebbe causato l'impatto minimo sul paesaggio. Come tale, il riparo è stato installato sui fondamenti non permanenti che sono stati ancorati nella roccia. Ciò permetterà alla costruzione di essere smontata alla conclusione del suo ciclo di vita senza lasciare una traccia permanente.
L'interno del riparo minuscolo è uno spazio minimalista, ottimizzato per vivere confortevolmente in un'area compatta. Una grande finestra panoramica sulla facciata principale è stata orientata per affrontare l'est per approfittare della luce naturale e del calore come pure per fornire le viste sbalorditive. Un piccolo pannello solare fornisce l'illuminazione supplementare.
Per quanto riguarda l'arredamento, le case interne un tavolo da pranzo ed otto panchetti come pure i petti per disposizione dei posti a sedere e stoccaggio supplementari. C'è inoltre una credenza che piega giù per la preparazione di alimento ed i vari compartimenti per attrezzatura. Alla parte posteriore del riparo lo spazio vitale è l'area di sonno, che si compone di due piattaforme di legno con i materassi e le coperte.



