Vedi traduzione automatica
Questa è una traduzione automatica. Per vedere il testo originale in inglese cliccare qui
#PROGETTI PAESAGGISTICI E URBANISTICI
{{{sourceTextContent.title}}}
Caserma Lamarmora
{{{sourceTextContent.subTitle}}}
L'ufficio internazionale Carlo Ratti Associati dell'innovazione e di progettazione ha iniziato il rinnovamento di precedente complesso militare del XIX secolo a Torino, Italia, che trasformerà il sito in una base di prova per un approccio di open source all'architettura.
{{{sourceTextContent.description}}}
Il progetto estende attraverso un'area di 20.000 metri quadri (200.000 piedi quadrati) ha chiamato Caserma Lamarmora, di proprietà dal fondo italiano Cassa Depositi la e Prestiti (CDP) dello stato. La progettazione offre una presa fresca sulla struttura modulare caratteristica delle caserme, che sarà aggiornata e reimagined per accogliere favorevolmente una nuova miscela delle funzioni per co-vivere, la co-fabbricazione e co-lavorare: dai laboratori per i creatori alle residenze per gli studenti ed i locali. La valorizzazione delle aree fabbricabili incoraggia la crescita dal basso, senza imporre alcune nozioni fisse di come lo spazio dovrebbe essere usato. Il complesso libero di Caserma Lamarmora, nominato dopo un generale che ha combattuto per l'unificazione italiana nei 1840s, è composto di costruzione principale porticoed e di sei più piccole caserme. Ciascuna di queste strutture rivela una struttura comune, in base ad un'unità ad arco di circa 80 metri quadri. Con la sua progettazione, Carlo Ratti Associati migliora il carattere modulare della costruzione, aprente la fino ai molteplici usi che infine saranno risoluti dai suoi occupanti futuri, conformemente ai principi di open source. Il complesso si vanta più di 150 unità, tenendo conto una sovrapposizione vivace e cangiante delle funzioni. «Questo progetto non detta come la gente dovrebbe usare lo spazio – piuttosto permette che lo spazio si evolva organicamente, con un processo continuo del rinnovamento, miglioramento e l'adattamento di diversi spazi», dice Carlo Ratti, professore al MIT a Boston e socio fondatore di Carlo Ratti Associati: «Per prendere in prestito la metafora olandese di John Habraken del teorico, la nostra progettazione fornisce la struttura ed il fondamento tecnico, ma il pieno reale dipenderà dagli abitanti. Crediamo che così approccio ibrido sia cruciale da raggiungere un in base all'utente vero, approach* di open source all'ambiente sviluppato.» Il rinnovamento inoltre contribuirà a ringiovanire la vasta area fra le costruzioni, attualmente nascoste dietro una struttura murata. Ciò terrà conto la creazione di nuovo 100 metri lunghi, un'ampia piazza pubblica dei 60 tester, accessibile via la grande rampa di scale, che saranno una posizione ideale per gli eventi e le prestazioni. Il progetto così darà a Torino un nuovo spazio pubblico iconico, simile nella portata al punto di riferimento più noto della piazza Vittorio Veneto, di Torino come pure ad uno di più grandi quadrati dell'Italia. «Mentre altre sono pareti della costruzione, stiamo dando il nostro contributo demolendo alcune loro su questo sito», diciamo Antonio Atripaldi, direttore di progetto a Carlo Ratti Associati. La progettazione inoltre rende omaggio al ruolo centrale che la costruzione ha giocato durante il WWII. Costruito nelle ultime decadi del diciannovesimo secolo, il Caserma Lamarmora più successivamente si è trasformato nella posizione dove la polizia fascista ha imprigionato i partigiani e gli oppositori politici. Più di 400 persone sono morto ancora nella costruzione, con la prova delle esecuzioni visibili in tracce sulle pareti delle caserme. Oltre settanta anni più successivamente, una delle caserme è messa per trasformarsi in in un museo messo a fuoco sul movimento di resistenza italiano. «Abbiamo voluto ringraziare la storia tragica della costruzione, essendo rispettosi alla struttura originale quanto possibile», aggiunge Atripaldi: «Mentre discreto abbiamo giocato con i moduli, la prova più visibile del nostro intervento è l'apertura del quadrato centrale. Con questo progetto, puntiamo su trasformare una precedente piazza d'armi in cui possiamo chiamare “un posto delle arti”». Il Caserma Lamarmora fa parte di una tendenza globale delle decadi ultime che comprendono la trasformazione di precedenti basi militari nelle strutture più immaginative e più umanitarie. Altri esempi che sono stati al centro degli schemi urbani di rigenerazione includono Victoria Barracks di Hong Kong, Dempsey Hill di Singapore e Chelsea Barracks di Londra. Localmente, il progetto mira ad istituire una nuova comunità composta dei residenti locali, studenti e lavoratori a tempo determinato e laboratori fabbricanti digitali. Inizialmente presentato al comune di Torino in primavera 2016, il progetto sta evolvendosi da allora, conformemente a risposte dalla comunità e dalle autorità locali. I lavori di ristrutturazione si pensano che comincino nel 2018.
Progettazione: Carlo Ratti Associati (gruppo: Carlo Ratti, Giovanni De Niederhausern, Antonio Atripaldi, Chiara Morandini, Valentina Grasso, Mariachiara Mondini, Gary di Silvio, Gianluca Zimbardi)
Meccanici di Impianti: Carlo Micono
Strutture: Luca Giacosa