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#PROGETTI PAESAGGISTICI E URBANISTICI
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Zaha Hadid Architects completa la prima fase di hub ad energia solare della ferrovia ad alta velocità dell'Italia
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L'Italia sta muovendo il vapore pieno avanti sull'espansione della ferrovia ad alta velocità.
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Il paese recentemente ha celebrato l'inaugurazione per la prima fase della stazione di Napoli Afragola, di hub ad energia solare della ferrovia ad alta velocità e di ingresso principale al sud dell'Italia. Zaha Hadid Architects ha progettato la stazione vistosa, che si raddoppia come ponte pedonale e sistemi di ottimo rendimento integrati quali i pannelli solari e riscaldamento e raffreddamento al suolo di fonte. Individuato 12 chilometri a nord di Napoli, la stazione di Napoli Afragola servirà quattro linee interurbane ad alta velocità, tre linee interregionali e una linea locale del pendolare. Una volta che completa, la stazione collegherà i 15 milione residenti delle comunità del sud circostanti con la rete ferroviaria nazionale al Nord ed all'Europa di là. I 32.700 passeggeri stimati si pensano che usino la stazione giornalmente una volta che tutte le linee sono operative.
Zaha Hadid Architects ha progettato la stazione di Napoli Afragola per raddoppiarsi come comunità di collegamento di un ponte pubblico su entrambi i lati della ferrovia. «La progettazione ingrandice il passaggio pedonale pubblico sopra le otto strade ferrate ad un tal grado che questo passaggio pedonale si trasforma nel concorso principale del passeggero della stazione – un ponte che alloggia tutti i servizi e facilità per i passeggeri di partenza, arrivare e di collegamento, con accesso diretto a tutti i binari qui sotto,» scrive gli architetti. La stazione elevata inoltre offre il nuovo spazio pubblico tanto necessario per l'area oltre ai negozi e ad altre amenità.
Progettato come «estrusione di un trapezio lungo un percorso curvo 450 metri,» la stazione scultorea è costruita con una base di cemento armato con 200 costole d'acciaio differente a forma di placcate in Corian ed in un tetto lustrato. La luce naturale versa nella stazione tramite il tetto lustrato per minimizzare le esigenze nei confronti di illuminazione artificiale. I pannelli solari integrati sul tetto, sulla ventilazione naturale e sulla fonte al suolo che si raffredda e sistemi di riscaldamento inoltre riducono il consumo di energia.