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#PROGETTI DI ARCHITETTURA PUBBLICA
Sezioni di autonomia
I due curatori della mostra a Pastificio Cerere a Roma, Luca Galofaro e Choi vinti-joon, parlano dei percorsi di carriera di sei giovani architetti coreani e del contesto che li hanno formati.
Sezioni della nuova mostra «di autonomia: Sei architetti coreani» (fino a 21.2.2017) a Fondazione Pastificio Cerere a Roma esplora gli esempi dell'architettura coreana contemporanea. Le immagini, le fotografie, i disegni ed i modelli illustrano il lavoro di sei degli architetti più pertinenti sulla scena nazionale. Gli architetti selezionati sono luna-gyu di Choi (architetti di Ga.A), Jang Yoon-gyoo (architetti di Unsangdong), Kim Jong-kyu (M.A.R.U.), Kim Giugno-cantato (mano dello studio di architettura), Seung-hoy di Kim (architetti di KYWC) e Kim giovane-joon (architetti YO2). Tutti hanno cominciato le loro pratiche negli anni 90 ed in primi anni '2000, un'era segnata da libertà politica e culturale in Corea.
Nella conversazione fra i curatori della mostra due, Luca Galofaro e Choi vinti-joon, emerge che rappresentano la prima generazione degli architetti coreani incondizionati da pressione ideologica, significante che potevano liberi e di esprimere la loro individualità completamente. Sebbene il loro lavoro sia piantato nella cultura locale, sono informati di che cosa sta accadendo internazionalmente nel loro campo. Come architetti riuscivano nel distanziarsi dal sistema preesistente del loro paese dei riferimenti e dei valori per elaborare sopra gli odierni temi per mezzo di applicazioni differenziate ed amplificate della lingua architettonica.
L'esposizione di mostra progettata da LGSMA (Luca Galofaro Stefania Manna e Associati) è presentata in un itinerario lineare che comincia con Choi ha vinto-joon's l'introduzione alla manifestazione nella prima stanza e continua con sei isole, ciascuna dedicata ad uno degli architetti.