#PROGETTI DI ARCHITETTURA PUBBLICA
Padiglione Monaco
Il progetto di Enrico Pollini per il Padiglione del Principato di Monaco a Expo 2015 utilizza elementi leggibili – il container, la terra e la tenda – per parlare di nutrizione e solidarietà.
Attraverso la sua presenza a Expo il Principato di Monaco racconta al mondo il suo essere protagonista attivo nel settore dell’alimentazione umana con azioni di cooperazione e con l’impegno a favore della difesa dell’ambiente.
È con questo intento che Enrico Pollini ha progettato l’esposizione interna e il padiglione stesso, costituito da pochi e leggibili elementi, legati ad altrettanto semplici concetti: il container, inteso come elemento universalmente riconoscibile della comunicazione a scala planetaria; la terra, nel suo significato di estensione, land in inglese, elemento primario per la sopravvivenza dell’uomo; la tenda, intesa come luogo di rifugio e di protezione, come archetipo della casa, come punto di partenza dell’aggregazione umana.
L’edificio è strutturato sull’immagine di due pareti di container, una principale su quattro livelli e una secondaria più bassa, e su una copertura centrale ondulata, come una tenda berbera, interamente ricoperta di vegetazione. Alla rigidità geometrica dei container, sottolineata dal freddo materiale metallico e dalla durezza di una finitura “vissuta”, si contrappongono la naturalezza e il calore della struttura lignea che sostiene la grande vela a copertura dello spazio espositivo principale. Il senso dell’inclinazione della vela verde vuole dare una sorta di continuità visuale dal basso verso l’alto a partire dal Decumanus, mentre la parete principale di container si erge a “struttura urbana” di forte impatto sul boulevard trasversale.
La disposizione dei volumi risponde alle necessità funzionali, con i vani di servizio collocati all’interno dei container e il grande spazio pubblico posto sotto la vela di copertura. Le principali funzioni sono il grande spazio espositivo, lo spazio di ristorazione nella parte centrale del piano terra e un’area V.I.P. con terrazzo esterno al piano. Il blocco container sul lato ovest è interamente dedicato alla cucina. Nel blocco container ad est, sviluppato su quattro livelli, sono posti: al piano terra accesso e accoglienza V.I.P, sala regia, accesso dedicato disabili, locali tecnici; al piano primo uffici per lo staff permanente e sala riunioni; al piano secondo zona V.I.P. con angolo bar e terrazza esterna, al piano terzo spogliatoi per il personale e spazi tecnici esterni.
Le aree esterne sono direttamente comunicanti con i percorsi urbani, sono attrezzate a verde e strutturate per accomodare gli spazi di coda e una terrazza per il ristorante.
Sotto il profilo della sostenibilità, il padiglione è principalmente costituito da elementi riciclati, quali i container, i materiali di riempimento e le finiture, oppure da materiali provenienti da fonti rinnovabili, come il legno delle strutture di copertura. L’edificio, infine, è pensato per durare oltre il breve tempo di Expo, al termine del quale verrà smontato e ricostruito in un paese dell’Africa Centrale, nell’ambito di un progetto di cooperazione tra la Croce Rossa monegasca e la Croce Rossa locale.