#PROGETTI DI ARCHITETTURA PUBBLICA
Centro Culturale di Pinhel
La creazione della Casa Culturale di Pinhel ha permesso la riabilitazione del vecchio Palazzo Vescovile della città, un edificio del XVIII secolo, che aveva subito numerose modifiche nel corso degli ultimi decenni per ospitare diverse funzioni: da qu
La proposta di progetto reinterpreta la storia evolutiva del palazzo e tenta di costituire un altro passo importante nella sua lunga storia. Senza alcun pregiudizio o paura, la proposta sta in equilibrio tra la garanzia di permanenza della matrice originale dell’edificio e lo sviluppo di una nuova coerenza ai suoi interni sfigurati e disorganci.
Questa intenzione, insieme alla necessità di un intervento a basso costo e di una breve durata dei lavori di costruzione, a portato a un progetto in due fasi: la prima – denominata sottrazione – ha eliminato ogni elemento superfluo, lasciando solo quelli che erano utili per gli spazi futuri.
Allo stesso tempo, tutte i segni degli interventi e le texture della sottrazione stati lasciati visibili. Esplorando e mettendo in evidenza l’idea di palinsesto che rappresenta l’interno dell’edificio stesso, queste superfici materiche sono state unificate attraverso il colore, in modo da garantire la dignità e il comfort per accogliere il nuovo programma funzionale. Dopo questa “pulizia”, è stata avviata la seconda fase di intervento – chiamata addizione – in cui sono stati introdotti i nuovi materiali ed eseguite le finiture, ripristinando la nobiltà originale dell’edificio.