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#PROGETTI DI ARCHITETTURA COMMERCIALE

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Fondazione Feltrinelli Porta Volta

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L'archistar Herzog firma la nuova Feltrinelli a Porta Volta Nel 2013 Milano avrà un piccolo Beaubourg a Porta Volta firmato dall'archistar Jacques Herzog. E' quanto prevede il progetto dell'architetto svizzero, lo stesso dello stadio-nido di Pechino, per la finanziaria Finaval del Gruppo Feltrinelli. Il nuovo complesso, costituito da due diversi edifici gemelli che abbracciano la vecchia porta, ospiterà , fra l'altro, la sede, la biblioteca e gli archivi della Fondazione Feltrinelli, uffici e negozi dell'omonima casa editrice e uffici del Comune di Milano. L'area complessiva, che si snoda tra viale Crispi e viale Pasubio, si estende su 17mila 268 metri quadrati. Il programma integrato di intervento dovrebbe essere approvato dalla giunta comunale entro un mese e mezzo per il via libera ai lavori. Erzog ha detto di essersi ispirato alle linee architettoniche lombarde, tanto amate anche dal suo maestro ispiratore Aldo Rossi, e di averle rivisitate in chiave attuale 3 novembre 2012 Dai lavori di ripulitura e di rimessa a dimora di alcuni alberi presenti nell'area, sembrerebbe proprio che i lavori siano imminenti, Tutta la Zona sembra circondata da cesate ad eccezione del Vivaio ancora presente ma che chiuderà i battenti il 26 novembre

Un palazzo di vetro per Feltrinelli nel segno di Herzog e De Meuron La Repubblica — 25 febbraio 2010 SPARISCONO un autolavaggio dismesso, due benzinai, la Piccola scuola di circo e anche il vivaio Ingegnoli. Al loro posto, e su quella striscia irrisolta di città tra i caselli daziari di Porta Volta e piazza XXV Aprile, arrivano la nuova casa della Fondazione Feltrinelli e gli uffici della casa editrice, sale di conferenza e letture, negozi, libreria, parcheggi sotterranei per le auto. Ma anche un parco stretto e lungo, a diverse altezze, con percorsi pedonali e ciclabili a ricalcare l' antico tracciato della Mura spagnole, qui abbattute già nel 1880. Un boulevard alberato che inizia con un terrapieno-belvedere alto due metri, a evocare i bastioni, da cui scendono prati e un filare d' alberi fino alla strada. Uno dei pi๠antichi accessi alla vecchia città , l' antica porta Tenaglia, si trasforma. E il volto del futuro porta la firma di Jacques Herzog, archistar svizzero già ingaggiato per la squadra dell' Expo e autore, tra i suoi edifici pi๠noti e recenti, dello stadio olimpico di Pechino a forma di nido d' uccello. Il suo progetto è stato presentato martedଠsera al consiglio di zona 1, e alla città . Sarà votato dal parlamentino martedଠprossimo (già c' è il via libera della commissione paesaggistica di Palazzo Marino) ed è atteso in giunta entro circa un mese per il via libera definitivo. Di quell' area di oltre 17mila metri quadrati, delimitata a nord da piazzale Baiamonti e via Montello, a sud da via Volta, viale Crispi e viale Pasubio, pi๠della metà (10.599) sarà edificata e quasi cinquemila metri quadri saranno destinati a verde e aree giochi. Un piano di riqualificazione di cui si parla da anni ma che soltanto adesso, grazie alla recente trasformazione urbanistica di quella porzione di città in area di recupero (ex B2), può avviarsi verso la realizzazione. Sui terreni, in parte del Comune e in parte della Feltrinelli fin dalla fine dell' 800, quando ben prima di diventare una casa editrice era un' azienda di legnami (oggi la proprietà fa capo alla controllata di Feltrinelli Finaval, il progetto dello studio Herzog & De Meuron prevede la costruzione di tre edifici, tutti a vetri, strutture portanti di cemento armato e tetto a punta. Quello pi๠isolato dagli altri, lungo viale Montello al di là dei caselli, sarà proprietà del Comune e ospiterà uffici e servizi per il quartiere. I due edifici su viale Pasubio, contigui ma separati da un passaggio da cui si accederà al verde, saranno la sede della casa editrice, oggi in via Andegari a due passi dalla Scala,e della Fondazione, attualmente in via Romagnosi. Nel primo uffici moderni, sale riunioni e lettura ai piani alti, negozi, bar e ristoranti al piano terreno. Nella nuova Fondazione, al piano terra una libreria, caffetteria al primo, una sala lettura sotto il tetto aguzzo e trasparente per la consultazione pubblica dei documenti storici (soprattutto sul movimento operaio e la storia dell' editoria), conservati in due piani sotterranei. Nell' insieme, un polo culturale, ma anche verde: un parco a prato, con panchine e fontane lo collega ai caselli daziari di piazzale Baiamonti, di cui è prevista la valorizzazione, collegandosi ai Raggi verde del Comune (di lଠdovrà passare il numero 8, verso Porta Nuova). «Entro pochi giorni , a iter di approvazione terminato" dice Carlo Feltrinelli" contiamo di presentare insieme all' architetto Herzog il progetto, che ci sembra fantastico, e le nostre idee per lo sviluppo della Fondazione». Nel frattempo i residenti di via Sarpi hanno chiesto di poter utilizzare l' area dell' ex Piccola scuola di circo come parcheggio a raso, prima che partano i lavori per un silos (quattro piani esterni e due sotterranei di posti auto) previsto accanto al nuovo progetto, in viale Montello. «Chiediamo che ci sia una continuità armonica tra il garage e i nuovi edifici" chiede Donatella Capirchio, consigliere Pd (indipendente) in zona 1" ma anche che chi costruisce un progetto cosଠimponente si faccia carico anche di dare servizi in pi๠al quartiere, come strutture sportive o residenze per fasce deboli».

Dal Sito della Fondazione Feltrinelli

La peculiarità dell’area è rappresentata dalla sua localizzazione lungo il tracciato delle Mura Spagnole: le antiche mura, risalenti al Quindicesimo secolo, sono le ultime di una serie di fortificazioni che, a partire dai tempi romani, hanno definito i confini della città. Con l’apertura dei Bastioni alla fine del XIX secolo, via Alessandro Volta ha segnato l’inizio dell’estensione della città al di fuori delle vecchie mura, rappresentando un nuovo asse di collegamento tra il centro storico e il Cimitero Monumentale.

Il progetto nel suo insieme costituirà un importante intervento di valorizzazione dell’area Porta Volta, a favore della città e dei suoi abitanti. Il Progetto Feltrinelli per Porta Volta prevede la realizzazione di un polmone verde, con boulevard e piste ciclabili, inteso come estensione e prolungamento dei viali esistenti. A livello stradale i nuovi edifici ospiteranno caffetterie, ristoranti e negozi, restituendo ai cittadini un’area riqualificata, fruibile e da vivere.

Il progetto architettonico è stato affidato al prestigioso studio Herzog & De Meuron, vincitori di un premio Pritzker per l’architettura e progettisti di innumerevoli interventi in tutto il mondo, tra cui si segnalano la Allianz Arena a Monaco di Baviera, la New Tate Gallery a Londra, lo Stadio Nazionale di Pechino, lo Young Memorial Museum di San Francisco.

Cosi gli Architetti Jacques Hergoz e Pierre De Meuron raccontano la loro visione del progetto: i nuovi edifici si ispirano alla semplicità e alla imponente scala delle architetture che caratterizzano l’architettura storica milanese, costituita da esempi come l’Ospedale Maggiore, la Rotonda della Besana, il Lazzaretto e il Castello Sforzesco. I nuovi edifici sono anche ispirati dal tratto lungo e lineare delle tipiche cascine della campagna lombarda, che già rappresentarono un importante punto di riferimento per Aldo Rossi e per il suo progetto del Gallaratese. Struttura e ripetizione sono i principali temi della nuova architettura, lunga e stretta, dove il tetto inclinato diventa un tutt’uno con la facciata dell’edificio. La struttura si adatta ai confini storici dell’area, con un adattamento dei suoi edifici al tracciato storico e con il giusto equilibrio tra trasparenza e definizione degli spazi interni. La composizione dei pieni e dei vuoti genera ritmo lungo tutta la struttura, che permette la presenza di spazi diversi, pur nella chiara unitarietà del progetto.

Fondazione Feltrinelli Porta Volta

Info

  • Milan, Italy
  • Herzog & De Meuron

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