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#Tendenze

Il Lapitec® alla sua massima espressione

Facciate esterne, interni, pareti, porte, bagni, tavoli, soffitti: per la sede di Lapitec tutto è stato realizzato con ciò che è prodotto al suo interno. In totale, 2500 metri quadrati di materiale: una vetrina unica per mostrare le enormi possibilit

Grandi lastre, spesso usate nella loro interezza. Oppure tagli particolari, lavorazioni elaborate. Con un unico comun denominatore: il materiale, Lapitec®. Questo è il senso e la sfida colta dagli architetti Fabrizio Bettiol e Francesco Pascali che hanno curato, rispettivamente, gli esterni e gli interni della sede di Lapitec a Vedelago (TV), un edificio che diventa espressione tecnica ed estetica di ciò che al suo interno è prodotto. Il risultato è un complesso che racconta la versatilità del Lapitec®: le scelte stilistiche e architettoniche, infatti, esprimono al massimo grado tutte le possibilità della pietra sinterizzata a tutta massa.

Una prova di forza per le molteplici applicazioni del Lapitec® in esterno

L’ingresso è il biglietto da visita dell’azienda: sono in Lapitec® la recinzione, il cancello scorrevole, il logo, la pavimentazione sul giardino, le panchine esterne. La facciata, inoltre, rivela da subito possibilità interessanti. La vista frontale è caratterizzata da un tratto geometrico, cornici aperte, spezzate in alcuni punti che, grazie a linee oblique, creano un colpo d’occhio dinamico e moderno. Il contrasto fra la finitura Satin di colore grigio per le parti in secondo piano, declinato in facciata continua con le superfici vetrate, e l’avorio in finitura Vesuvio, per gli elementi in aggetto fanno risaltare ulteriormente la geometria della facciata.

Entrando nel dettaglio, le linee geometriche presentano tagli che ne spezzano la lunghezza, senza togliere però continuità al tratto: una soluzione ottenuta applicando una lastra più chiara che di notte è illuminata, creando dinamici tagli di luce e riflessi sulla facciata. Il Lapitec® è stato utilizzato per tutte le facciate ventilate, grazie a dei particolari sistemi di ancoraggio alloggiati sul retro della lastra e quindi invisibili sul lato frontale.

Armonie cromatiche grazie a finiture che valorizzano la luce naturale

Se l’esterno è la dimostrazione delle possibilità tecniche del Lapitec®, l’interno dell’edificio è l’espressione migliore delle potenzialità che la pietra sinterizzata offre per le finiture degli ambienti. Scelte molto chiare ed essenziali per gli interni. Tre le finiture scelte: Lux per tutti i pavimenti, Vesuvio per le superfici verticali, Satin per i tavoli e i piani orizzontali. Il Lux, infatti, ha un’intrinseca luminosità e lucidità che riflette la luce esterna, creando un effetto specchiato molto affascinante. La finitura Vesuvio, con una superficie strutturata che richiama l’aspetto di un granito fiammato e spazzolato, è l’ideale per le pareti: la sua pelle crea vibrazioni interessanti quando la luce entra in contatto con le lastre; ciò permette di ottenere effetti cromatici imprevedibili e per questo molto naturali. Satin, invece, è la finitura scelta per i piani orizzontali delle scrivanie, del desk della reception e per tutte le superfici di appoggio: l’effetto satinato, infatti, assicura il giusto riflesso per le postazioni di lavoro.

Per il colore degli interni la scelta è ricaduta sull’Avorio: un unico colore, vellutato, che dà compattezza e uniformità a tutti gli spazi. La differente percezione cromatica è assicurata dalle finiture, che con la loro specifica “grana” regalano un elegante stacco fra i piani orizzontali e verticali perché riflettono in modo diverso la luce, valorizzando gli spazi e il gioco di pieni e vuoti degli interni.

Info

  • Via Bassanese, 6, 31050 Vedelago TV, Italy
  • Lapitec SpA